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Monitoraggio e Analisi delle Performance
"Gli adeguati assetti organizzativi amministrativi e contabili"

Tieni Sotto Controllo la Tua Attività come prevede il nuovo codice della crisi di impresa

Il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza introduce un sistema di procedure di allerta e di composizione assistita, finalizzate ad anticipare l’emersione dello stato di crisi aziendale. Le procedure sono incentrate su alcuni indicatori atti a rilevare squilibri di carattere reddituale, patrimoniale o finanziario. Il meccanismo sarà articolato attraverso l’istituzione presso le Camere di commercio di un organismo di composizione (OCRI), al quale spetterà il compito di individuare una soluzione della crisi concordata tra debitore e creditori. La procedura di allerta sarà attivabile da parte del debitore, dell’organo di controllo,oppure da alcuni creditori pubblici qualificati.

Serendipity Srl, offre servizi di monitoraggio delle performace aziendali: reddituali, finanziarie e patrimoniali, che si rendono necessarie, dallo scorso 15 marzo 2019 con l'entrata in vigore delle nuove disposizione operative, anche per l'accesso al fondo di garanzia MCC (legge 662/96)

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  • ANALISI DELLA CR BANCA D'ITALIA

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1. CR REPORT

Contiene analisi trimestrali dettagliate, per mese e per istituto di credito. Con un solo caricamento è possibile ottenere fino a 12 Report trimestrali (3 anni), corredati di spiegazioni e consigli. Consente di monitorare le segnalazioni pregiudizievoli al fine di porre in atto azioni correttive, ottimizzare la gestione finanziaria con implicazioni sulla disponibilità degli affidamenti e sul pricing del denaro (rating).
Include le seguenti rielaborazioni:

  • Riepilogo della situazione finanziaria con evidenza dei principali indicatori dello stato di salute aziendale, corredate da valutazioni e suggerimenti automatici

  • Analisi dettagliata degli utilizzi con rilevazione possibili errate segnalazioni

  • Analisi dettagliata degli sconfinamenti evitabili e non evitabili

  • Analisi dettagliata dei crediti scaduti

  • Analisi dettagliata della struttura d’indebitamento

  • Analisi dettagliata delle Posizioni di Rischio grave

  • Analisi dettagliata delle Garanzie rilasciate e ricevute da terzi

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2. CR ANDAMENTALE

Contiene l’analisi storica e aggregata degli ultimi 3 anni della situazione debitoria, al fine di valutare la stessa profondità storica di Centrale Rischi accessibile agli intermediari finanziari. Ogni analisi è filtrabile per profondità temporale, istituto finanziario e per garante/garantito.
Include una valutazione sintetica ed immediata del merito creditizio aziendale: consente quindi di individuare immediatamente l’eventuale presenza di segnalazioni che possono pregiudicare la continuità aziendale.
E’ utile per controllare la Visura di Ce.Ri. dell’Azienda, specie in fase di rinnovo o richiesta di affidamenti e mutui, o per capire le cause di rifiuto di un finanziamento. Include le seguenti rielaborazioni:

  • Valutazione sintetica Ce.Ri. con Scoring Andamentale

  • Evoluzione storica degli affidamenti e utilizzi

  • Evoluzione storica degli sconfinamenti con la possibilità di individuare gli intermediari responsabili e l’importo degli sforamenti

  • Evoluzione storica della struttura debitoria aziendale

  • Evoluzione storica dei crediti scaduti

  • Evoluzione storia delle posizioni di rischio pregiudizievoli con l’obiettivo di identificare il progressivo deterioramento delle linee commerciali

  • Evoluzione storica delle garanzie ricevute da terzi sui fidi del soggetto censito

  • Evoluzione storica delle garanzie rilasciate a terzi dal soggetto censito

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3. SISTEMI DI ALLERTA

è una applicazione che aiuta a “istituire un assetto organizzativo idoneo alla rilevazione tempestiva della crisi dell’impresa” tramite l’analisi e il monitoraggio di indicatori segnaletici di natura quali-quantitativa (early warning).

La riforma del diritto fallimentare, infatti, pone a carico:

degli imprenditori e degli organi di amministrazione l’obbligo di dotarsi di mezzi atti a rilevare tempestivamente i sintomi della crisi, permettendo in tal modo che questi vengano gestiti prima che intervenga una denuncia ad opera dei soggetti abilitati. Nel caso in cui poi la crisi sfoci nella liquidazione giudiziale (ex-fallimento), la normativa prevede misure premiali per l’azienda che si è dotata ed ha attivato il sistema e le procedure di allerta preventiva;

degli organi di controllo e vigilanza (Collegio sindacale e Revisori) l’obbligo di monitorare il presupposto di continuità aziendale e la diagnosi del rischio d’insolvenza, nonchè la tempestiva attivazione della procedura di allerta.

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4. ANALISI DI BILANCIO & RENDICONTO FINANZIARIO

Quando chiedi un finanziamento, per favorire la comprensione dei tuoi dati economico-finanziari fornisci alla banca, oltre al bilancio, una analisi di bilancio che mostra la redditività e la struttura finanziaria della tua impresa. Analizzare il proprio bilancio sapendo su cosa si focalizzerà la banca può essere molto utile. Adottare strutture di bilancio in sintonia con le aspettative degli istituti di credito facilita il dialogo con la banca.

L’analisi di bilancio fotografa l’impresa. E’ una immagine con molti limiti: è statica, descrive il passato e talvolta può essere oggetto di politiche di bilancio non chiare per un terzo lettore, come per  esempio la scelta dei criteri riguardanti la valorizzazione del magazzino. Ma l ‘analisi di bilancio e il bilancio stesso,  sono i documenti principe che indicano alla banca il profilo economico-finanziario della tua impresa e contribuiscono, per una parte, a determinare il tuo merito creditizio.

La finalità del rendiconto finanziario è quella di mettere in luce le movimentazioni finanziarie della società in un determinato periodo di tempo, nonché fornire una base per la valutazione della capacità dell’ente di produrre o assorbire cassa e, conseguentemente, di autofinanziarsi. Nel contesto economico attuale questo documento assume, inoltre, rilevante importanza perché evidenzia gli aspetti inerenti la solidità finanziaria e la solvibilità dell’impresa. Quali sono le modalità operative per la costruzione del rendiconto finanziario? Quali sono i metodi utilizzati?

Secondo la definizione dell’OIC 10, il rendiconto finanziario è “un prospetto contabile che presenta le variazioni, positive o negative, delle disponibilità liquide avvenute in un certo esercizio”.

La finalità del documento, pertanto, è mostrare ai lettori le movimentazioni finanziarie della società in un determinato periodo di tempo, nonché fornire una base per la valutazione della capacità dell’ente di produrre o assorbire cassa e, conseguentemente, di autofinanziarsi.

A seguito delle modifiche introdotte dal D.Lgs. n. 139/2015 al primo comma dell’art. 2423 del Codice Civile, il rendiconto finanziario è divenuto parte integrante del bilancio d’esercizio, la cui esposizione è rimasta facoltativa unicamente nei casi di redazione del bilancio in forma abbreviata o per le micro-imprese di cui agli artt. 2435-bis e 2435-ter del Codice Civile.

Del resto, gli aspetti inerenti alla solidità finanziaria e alla solvibilità dell’impresa (anche alla luce della classica definizione di stato insolvenza, che si accosta non ai risultati economici di periodo, ma alla capacità di soddisfare regolarmente le obbligazioni mediante danaro), sono quanto mai fondamentali, nel contesto economico attuale, per consentire le corrette valutazioni sul soggetto economico in esame.

Secondo quanto previsto nell’OIC 10 (analogamente al Principio contabile internazionale IAS 7), il rendiconto finanziario deve riportare i flussi finanziari in forma scalare e suddivisi tra le seguenti aree gestionali:

1) attività operativa, ovvero i flussi di cassa generati dall’attività caratteristica dell’impresa, principalmente afferenti al ciclo di acquisto-produzione-vendita;

2) attività di investimento, ovvero i flussi di cassa derivanti dall’acquisto e dalla vendita di attività immobilizzate e di attività finanziarie non immobilizzate;

3) attività di finanziamento, ovvero i flussi di cassa derivanti dall’ottenimento ovvero dalla restituzione di disponibilità liquide sotto forma di capitale di rischio o di debito.

Il risultato della sommatoria algebrica dei risultati finanziari delle diverse aree gestionali deve, in ultima istanza, coincidere con lo scostamento di bilancio delle voci che sono espressione delle disponibilità liquide, quali, tipicamente, la cassa contanti, la cassa assegni e i saldi di conto corrente.

La suddivisione sopra illustrata permette, in ogni modo, di identificare quali settori siano maggiormente responsabili della creazione o del consumo delle risorse finanziarie.

Quanto alle modalità operative per la costruzione del rendiconto finanziario, due sono i metodi principalmente utilizzati dalla scienza aziendalistica:

1) metodo diretto, che prevede il calcolo della liquidità derivante dall’attività operativa mediante sommatoria algebrica di tutte le operazioni gestionali che hanno comportato generazione o assorbimento di liquidità, cui aggiungere poi i risultati finanziari derivante dalle attività di investimento e di finanziamento;

2) metodo indiretto (maggiormente utilizzato nella prassi), che prende a base dell’elaborazione il risultato d’esercizio, opportunamente rettificato per neutralizzare le componenti reddituali che non hanno manifestazione monetaria (un esempio per tutti: ammortamenti e accantonamenti), nonché per recepire le variazioni del capitale circolante netto, cui dovranno poi essere algebricamente sommate la liquidità prodotta o assorbita dalle attività di investimento e di finanziamento.

 

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